giovedì 21 novembre 2013

RICOSTRUZIONE VIRTUALE E STAMPA IN 3D PER UNA VERTEBRA DI PLATEOSAURUS

Il calco in gesso contenente il fossile originale e la stampa in 3D della vertebra - Credits: Radiology

Una equipe di scienziati tedeschi ha ricostruito in laboratorio una copia perfettamente fedele al reperto originale di una vertebra di un dinosauro, utilizzando le scansioni a tomografia computerizzata e le stampanti laser tridimensionali. Lo studio pubblicato sulla rivista Radiology apre nuove prospettive per lo studio dei fossili, in quanto permette di identificare la loro forma preservando il reperto e ricostruendone addirittura la sagoma in 3D.

Quando si svolge uno scavo paleontologico le ossa di dinosauro rinvenute vengono conservate in calchi in gesso per permettere agli studiosi di preservarle da eventuali danneggiamenti e di trasportarle agevolmente nei laboratori per la preparazione. Allo scopo di poterle identificare, quindi, si rimuovono il bozzolo in gesso con i sedimenti rocciosi in cui sono contenute. Ma le metodologie tradizionali che si usano per renderle accessibili allo studio, potrebbero anche distruggerle. Fatto di cui bisogna tener conto sopratutto se non si sa realmente cosa c'è dentro ad un calco in gesso. Finora gli esperti rischiavano un eventuale danneggiamento. D'ora in poi non sarà più necessario. 

Il reperto mai identificato e del quale erano state perse anche le informazioni della zona di scavo, avvolto nel suo  calco in gesso, faceva parte di una collezione piuttosto antica del Museum für Naturkunde di Berlino.  Era stato sepolto sotto cumuli di macerie  durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale assieme ad altri reperti, fatto che non permetteva nè di riconoscerli nè di catalogarli.
L'autore della ricerca Ahi Sema Issever e colleghi hanno usato la tomografia computerizzata in uno di questi reperti fossili nascosti nel proprio bozzolo di gesso, per ricavarne una mappatura tridimensionale. Le informazioni digitali hanno permesso l'identificazione del reperto a una vertebra di un dinosauro, classificato poi come Plateosaurus, riconoscendo anche una serie di fratture multiple dell'osso. Inoltre sono riusciti anche a determinare il luogo del rinvenimento abbinando l'immagine virtuale con uno schizzo che mostrava uno scavo paleontologico condotto tra il 1910 ed il 1927 in una cava di argille a sud di Halberstadt in Germania. 
La mappatura tridimensionale della vertebra infine è stata trasferita ad una stampante laser 3D creando una copia uguale all'originale (nella foto è a destra).

Si apre una nuova strada da percorrere in tutta sicurezza per lo studio dei fossili
I dati digitali e le riproduzioni della stampa in 3D potranno essere distribuiti e condivisi dai ricercatori, studenti, musei e istituti di ricerca a scopo di analisi e studio, proteggendo l'integrità del fossile originale.

Fonti:

Radiology
Per ulteriori informazioni sulla nuova tecnologia 3D nella Paleontologia:

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