martedì 12 agosto 2014

LE IMPRONTE DI DINOSAURO A CASERA CASAVENTO PARCO NATURALE REGIONALE DELLE DOLOMITI FRIULANE

Mi ripeto abbastanza spesso che non è necessario andare negli Stati Uniti, in Cina o in Alaska (vedi questo post) per fare esperienza di luoghi affascinanti che conservano tracce della presenza di dinosauri. Anche se siamo attratti da viaggi in luoghi lontani, talvolta bastano poche ore di automobile per essere catapultati indietro nel tempo, al tempo in cui questi rettili popolavano antichi ambienti.

Con questo pensiero, pochi giorni fa partendo da Trieste ho raggiunto il paese di Claut, nell'alta Val Cellina in provincia di Pordenone, dove nel 1994 è stato scoperto vicino a Casera Casavento, casualmente dal Sig. Giampaolo Borsetto, un sito paleontologico di interesse nazionale: delle impronte fossili di dinosauro.



Come ci si arriva?
Giunti al paese di Claut, sempre in automobile, si risale per la strada lungo il Torrene Cellina, fino a Lesis. Qui si può decidere se proseguire a piedi per circa 5 km su una pista forestale a transito regolamentato o pagare un ticket per parcheggiare l'auto invece alla fine della strada allo sbocco della Val di Gere.






L'itinerario escursionistico indicato dal numero CAI 966 gode di un evidente e chiara segnaletica curata in tutta la zona delle montagne del Gruppo del Monte Pramaggiore dal Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane
Dopo qualche centinaio di metri su una semplice carrareccia adatta anche ai bambini raggiungerete Casera Casavento a quota 980 m, adibita a rifugio e ad agriturismo.

Incontrerete immediatamente sulla vostra sinistra un tabellone che vi indirizzerà sul sentiero lungo il vicino torrente, chiamato Ciol de Ciasavent.








Pochi passi e alla fine del sentiero un ulteriore segnaletica vi indicherà il masso (in primo piano nella foto) sul quale si sono fossilizzate le impronte di un dinosauro vissuto all'incirca 200 milioni di anni fa, nel Triassico superiore

Era probabilmente un teropode, cioè un dinosauro bipede e carnivoro. L'impronta più grande ed intera di tre dita è lunga 35 cm e larga 23 cm. Si è fossilizzata in una roccia costituita da dolomie chiare stratificate appartenenti alla Formazione Dolomia Principale. Il masso caduto dalle rocce soprastanti è in una zona un po' pericolosa in quanto soggetta a caduta massi. Fate attenzione!






Oltre all'impronta più evidente indicata con il numero 1, quella del piede sinistro, sul masso si intravvedono anche altre 2 impronte: la numero 3 della mano sinistra e la numero 2 del piede destro.





Generalmente le tracce si osservano meglio nel momento in cui la luce del sole le illumina in modo radente, dunque al mattino presto o alla sera. Ma se dovreste arrivare sul luogo con comodo nelle ore centrali della giornata allora basta bagnare il masso con un po' d'acqua del torrente e compariranno immediatamente.



A conclusione della giornata ritornando a Claut andate a visitare il nuovo centro visite del Parco naturale delle Dolomiti Friulane inaugurato il 2 giugno, dove è allestita la mostra tematica "Vent'anni di passi di dinosauro 1994-2014", realizzata negli anni '90 dal professor M. Tonon.



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