domenica 28 luglio 2013

PERCHE’ SULLA LUNA CI SONO I BUCHI? L’ORIGINE DEI CRATERI LUNARI SPIEGATI DA UN PICCOLO SCIENZIATO PER UN GIORNO


Vi sarà sicuramente capitato di alzare gli occhi al cielo durante la notte del 10 agosto per subire il fascino della scia luminosa delle stelle cadenti. Esprimendo il vostro desiderio vi sarete accorti usando un semplice binocolo che la superficie della Luna non è uniforme, bensì bucherellata. Sono le tracce del bombardamento di meteoriti che da miliardi di anni colpiscono il nostro satellite. Le meteoriti sono dei corpi solidi di natura rocciosa /ferrosa che impattano un qualsiasi pianeta del Sistema solare. Da quando è iniziata l'era spaziale con l'esplorazione della Luna si sono scoperti una quantità di crateri incredibile. Difatti l'esplorazione del nostro satellite con le missioni Apollo ha permesso di determinare oltre alla composizione mineralogica delle meteoriti anche il loro flusso nel corso del tempo. Si è scoperto che le meteoriti sono state molto abbondanti durante i primi 500 milioni di anni del Sistema Solare per poi ridursi e che la Luna come la Terra sono soggette allo stesso  bombardamento, data la loro vicinanza nello spazio.
 
Il puntino rosso indica l'impatto del meteorite


Chi di voi ricorda nello scorso 17 marzo 2013 cosa è accaduto? Una meteorite ha impattato la superficie lunare mentre il nostro pianeta è stato interessato dall'arrivo di un grande numero di meteore. L'impatto del meteorite filmato dalla NASA ha causato una gigantesca esplosione sulla Luna che in quella notte per qualche istante è stata visibile perfino dalla Terra senza alcun telescopio.



Ma come si forma un cratere di impatto sulla Luna?
Abbiamo incontrato questo piccolo scienziato che con un esperimento molto semplice ci aiuterá a comprendere questo fenomeno che sappiamo ormai molto comune.
Simulando il suolo lunare, ha versato della farina su un piatto. Poi ha lasciato cadere da 2 differenti altezze la pallina rossa, ossia il meteorite. Noterete che la distanza di caduta del meteorite rosso determina la dimensione del cratere lunare.




Un meteorite quando raggiunge il suolo di un qualsiasi pianeta o satellite possiede un'alta energia cinetica per effetto della sua velocità. Impattando, l'energia cinetica si trasforma in parte in energia termica che fonde una parte dei frammenti provocati dall'urto e in parte in energia meccanica che produce sicuramente l'effetto più evidente, cioè il cratere. La zona di impatto subisce una pressione fortissima che si propaga nel terreno come un'onda. Il suo passaggio provoca la vetrificazione di alcuni minerali o la ricristallizzazione, ma l'enorme spinta frattura le rocce sottostanti le comprime e le espelle verso l'alto, con la conseguente formazione del cratere.

Come sappiamo la Terra e la Luna sono molto vicine e quindi subiscono questi bombardamenti spaziali allo stesso modo. Ma perché il numero dei crateri lunari è così elevato rispetto a quello della Terra? Anche in questo caso il nostro giovane scienziato con un esperimento che simula la superficie lunare e quella terrestre spiega la differente azione degli agenti esogeni. 




Mentre sulla Luna non c'è alcuna atmosfera, quindi mancano del tutto vento, pioggia o altri agenti atmosferici, sulla Terra questi agiscono alterando la sua superficie a causa dei processi di erosione. Quando si creano delle impronte o dei crateri sulla superficie lunare  non c'è alcun fenomeno che li spazzi via, mentre il suolo terrestre viene alterato continuamente dagli agenti atmosferici.

Pensate che una delle impronte degli astronauti dell'Apollo 11 scesi sulla Luna il 20 luglio del 1969 rimarrà per sempre sulla superficie lunare. Almeno fino a quando un impatto di una meteorite la cancellerà!

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