giovedì 19 dicembre 2013

FUTURI SCIENZIATI ALLA SISSA DI TRIESTE

La cittá di Trieste svolge un ruolo di spicco nel panorama scientifico italiano in virtù dell'alta concentrazione di istituti scientifici di ricerca e divulgazione presenti in loco: Immaginario Scientifico di Trieste per la divulgazione scientifica, l'Area di Ricerca di Basovizza, l'Istituto Nazionale di Oceanografia Geofisica  Sperimentale a Borgo Grotta Gigante, l'International Centre for Theoretical Physics e la SISSA. In questa città privilegiata dal punto di vista scientifico una docente di Scienze non può far altro che approfittarne per condurre i propri studenti a conoscere le eccellenze della ricerca scientifica mondiale. 
Questa volta, con i miei alunni di terza media abbiamo varcato i cancelli della SISSA, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, per esplorare i loro laboratori e conoscere le ricerche in atto. L'esperienza straordinaria sotto ogni punto di vista, sia didattico che scientifico viene raccontata dai miei alunni in questo breve post. Le esperienze laboratoriali sono state descritte in riferimento agli argomenti proposti dai ricercatori nella misura in cui sono stati compresi dai ragazzi.

La SISSA è una Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Per la prima volta i laboratori sono stati aperti alle scuole. Abbiamo partecipato a vari laboratori, presentati dagli stessi ricercatori.

Laboratorio con Maria - i miti del cervello:
Abbiamo partecipato ad un quiz di domande scientifiche, allo scopo di comprendere che in realtá utilizziamo tutto il nostro cervello e non soltanto il 10%. Abbiamo scoperto che bruciamo più calorie studiando per 2 ore e mezza che correndo per 12 minuti; siamo venuti a conoscenza che i cani vedono tutti i colori pur avendo solo due coni ottici; ora sappiamo che la dipendenza per esempio da droghe è una malattia del cervello, mentre l’intelligenza non dipende dalla dimensione del cervello.

Laboratorio con Luca - allenatore di micronuotatori:
Il matematico Luca ci ha spiegato che in termini matematici nuotare significa avanzare in un fluido attraverso un cambiamento di forma periodico in assenza di spinte esterne. Secondo questa teoria gli uccelli nuotano, infatti l'aria per i fisici è un fluido. In pratica noi ci muoviamo perchè cambiamo forma ed il fluido reagisce ai nostri movimenti. Noi avanziamo secondo il principio di "spostare la materia". Attraverso dei video ci ha parlato del numero di Reynolds che è il rapporto tra Forze Inerziali e Forze Viscose:  
dVL/e    (d: densità; V: velocità; L: dimensione; e: viscosità).
Proprio per verificare i tipi di spostamenti che avvengono in diversi liquidi più o meno viscosi ci ha consigliato di riprodurre in classe un esperimento, usando i detersivi per i piatti. Qui sotto il video girato in classe dell'esperimento.


Si osserva che girando il cucchiaio in un verso e poi esattamente all'incontrario i due liquidi piuttosto viscosi ritornano esattamente come prima, l'azione è reversibile in un liquido viscoso, ovvero ciò che viene fatto da un lato viene disfatto dall'altro, nei fluidi viscosi non esiste l'inerzia.
Queste ricerche sui fluidi viscosi serviranno agli studiosi per costruire dei micro robot in grado di fare azioni nel nostro corpo al posto nostro.


Laboratorio con Jessica - DNA :
L'insulina ha il compito di regolare nel sangue i livelli di zucchero per produrre energia utile all'organismo. Gli scienziati come Jessica fanno produrre ai batteri l'insulina umana.
In questo laboratorio abbiamo indossato un camice bianco e dei guanti; abbiamo composto le formule delle basi azotate del DNA con l'alfabeto biologico usando i regoli e abbiamo creato (partendo da piccole colonie di batteri) delle grandi colonie di batteri; aspirando del liquido con uno strumento apposito e poi mettendoci dentro i batteri.
L'alfabeto biologico ha quattro lettere ovvero "le basi", sessantaquattro parole e infinite frasi.

Laboratorio con Micaela - microscopio confocale e suo utilizzo:
Micaela ci ha mostrato un microscopio particolare che si chiama confocale che permette di prendere le immagini da sottili fettine di un campione. Per fare ciò bisogna colorare il campione con molecole fluorescenti di diversi colori, ognuna di esse deve essere illuminata da un laser apposito e va osservata grazie al suo filtro corrispondente, ad esempio per una molecola che emette il colore verde si usa un filtro che lascia passare il verde e blocca tutti gli altri colori. Si possono usare nello stesso campione molecole che emettono luce in diverse regioni dello spettro della luce visibile, ad esempio una che emette nel blu, una nel verde e una nel rosso, in questo modo si possono osservare contemporaneamente tre diverse strutture del campione. Noi abbiamo osservato lo scheletro cellulare marcato in verde, quello neuronale marcato in rosso e i nuclei marcati in blu.

Articolo scritto da: Johanna Zari,  Agnese Bergamini, Francesca Craievich, Dusan Komarica, Davide Piccinno, Stella Ferrazzo, Giorgia Blocker, Arianna Candido

Foto e video: L. Zillio, T. Brazzatti e classe IIIA della Scuola secondaria di I grado "Dante Alighieri" di Trieste

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