sabato 23 agosto 2014

UN TYRANNOSAURUS REX CHIAMATO "SUE" - "DINOSAURO 13"

Come ormai saprete molto bene il dinosauro "Antonio" ovvero Thetyshadros insularis è l'unico della sua specie al mondo, è l'unico dinosauro completo in Europa ed è stato rinvenuto integro al 98% (vedi "Sulle tracce del dinosauro").

Ma qual è invece lo scheletro del Tyrannosaurus rex più completo ritrovato al mondo? E' quello di "Sue", la più grande scoperta paleontologica del XX secolo

Mai sentito? Vi racconto brevemente la sua storia.


Era il lontano 1990. In un lontanissimo posto del Nord America nella zona occidentale del Sud Dakota un gruppo di ricercatori di fossili del Black Hills Institute aveva in corso uno scavo paleontologico nella riserva indiana del Cheyenne River
Faceva parte di questo gruppo anche Susan Hendrickson

La ricerca in quell'estate torrida aveva portato alla scoperta di ossa di un Edmontosaurus. Felici e pronti per andare a casa, quella mattina del 12 agosto 1990 una gomma del camion si sgonfiò. Mentre alcuni di loro andavano a cambiarla nella città più vicina, Susan decise di esplorare con il suo cane Gypsy dei pendii che non erano mai stati esplorati dal gruppo, sapendo che il Cheyenne River avrebbe potuto riservare delle sorprese dal punto di vista delle grandi scoperte. 

La zona era già conosciuta per aver restituito importanti fossili. Camminando per 2 ore e per 7 miglia arrivò in un'area rocciosa al di sotto di un pendio. Distinse sul terreno grigiastro dei pezzi di ossa di un marrone scuro piuttosto evidenti. Guardò in alto sulla parete del versante roccioso e osservò delle ossa più grandi sporgere. Erano delle vertebre, delle costole e un osso della gamba. Susan pensò immediatamente che ci potevano essercene delle altre all'interno degli strati rocciosi. Si accorse ad un esame più attento che le ossa potevano appartenere ad un dinosauro carnivoro. Tempo prima erano stati rinvenuti alcune parti ossee di almeno 11 esemplari di scheletri di Tyrannosaurus rex in zona. Però di solito emergevano dal terreno soltanto poche ossa.

Tornando al campo base con 2 piccoli pezzi fossili, avvisò subito i compagni di scavo e l'istituto di ricerca. Raggiunto in breve tempo il luogo di questa scoperta tutti concordarono che si trattava di un Tyrannosaurus rex

Decisero di chiamare il dinosauro SUE, in onore alla scopritrice!

Ma l'eccitazione di tutti arrivò alle stelle quando videro iniziando a scavare che gran parte di quel dinosauro si era conservato. Di solito non emergono mai individui interi nella loro struttura ossea, ma in questo caso il fossile era completo al 80%. Spesso i reperti si trovano disarticolati o rotti, questo era pressochè perfetto! E' possibile che questo esemplare sia stato ricoperto di fango subito dopo la sua morte, dando inizio a quel lento processo di fossilizzazione ed impedendo così ad altri animali di portare via le ossa. Dopo aver completato lo scavo che portò alla luce un cranio con tutti i denti intatti lungo quasi 5 metri l'intero scheletro in eccellente stato di conservazione, incamiciato nel gesso, venne portato Black Hills Institute. Qui cominciarono la preparazione del fossile.

Dopo poco tempo cominciò una disputa legale su chi fosse il legittimo proprietario del reperto: forse il proprietario del terreno Maurice Williams? forse il Black Hills Institute che sotto la direzione del paleontologo Peter Larson aveva pagato il proprietario per scavare fossili? forse i nativi americani della tribù dei Sioux, ai quali apparteneva M. Williams? o forse il governo degli Stati Uniti?

Dopo un lungo processo nel 1995 i resti fossili sono stati ritenuti appartenere al proprietario M. Williams, che ha deciso di metterli all'asta da Sotheby's al miglior offerente. 

Il 4 ottobre del 1997 il "The Field Museum" di Chicago decise di acquistare" Sue" con un sostegno finanziario di singoli privati e aziende importanti come McDonald's per la cifra di 8 milioni di dollari.

La vicenda ora è diventata un lungometraggio, dove si racconta la storia in tutti i suoi aspetti. "Dinosauro 13" questo è il titolo, pone l'accento non sui rettili mesozoici ma sulle difficoltà che sono state affrontate da questi ricercatori di fossili e di come privati ed aziende abbiano avuto a cuore tutti insieme la ricerca scientifica.

Il trailer di "Dinosauro 13":




http://www.dinosaur13movie.com/ 
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